La nostra è una storia di passione e amore per la terra

Già cinquecento anni or sono i Gemme, forse Gems, Giuseppe e Carlo, due “Lanzichenecchi”, ossia soldati mercenari di ventura, durante il rientro verso casa percorsero una rigogliosa zona collinare attraversata dal Torrente Lemme e si imbatterono in Gavi, paese in posizione strategica, rimasto per secoli al centro dell’unica via che da Genova si spingeva verso il Settentrione.

Attratti da queste magnifiche terre, i Gemme si mossero verso Rovereto di Gavi, e poi, seguendo il fiume Lemme, verso Bassignana, ora Francavilla Bisio. Dai racconti di nonno Gemme emerge che i trisavoli Giuseppe e Carlo si erano davvero innamorati di queste terre, dove realizzarono i primi vigneti, fermandosi poi nella terra natia dell’avo, la cascina Boffalora. 

E proprio sulle pendici delle colline che, attraverso la strada delle Parodine, portano da Capriata a San Cristoforo e poi a Gavi, costeggiando la “Cascina Polastra”, nacquero poi i primi vigneti: i Nebbioli, la Barbera, il Dolcetto e il “Cortese”, il grande vino Gavi di oggi. Ecco, dunque, che il progetto nasce dalle mitiche vendemmie, quando si faceva il vino pestando l’uva coi piedi. 

Un progetto che è all’inizio, ma che ha basi e radici solide, e che presto si evolverà con le bollicine, frutto dei reimpianti con la scelta di uve che lo renderanno un prodotto davvero eccezionale.